7 settembre 2010

telegenìa



scende Settembre a placarti 
(sole freddo e bizzarro)
a mettere ordine nella tua voce
oscurando le stonature
queste mie dissidenti parole

la luna ormai ha esaurito il suo giro
cambia di colpo la faccia e l’umore
come se tu non potessi più cambiare canale

Ma il mio programma va in onda di notte
vorresti sapere il perché? 
Ma dai, fa niente:
tu di sicuro a quell’ora già dormi da un po’
e così perderai il mio show...

e così sono sceso di casa 
(faccio un po’ di spazio)
prima che sogni di te 
querelo i pensieri stonati
sperando non sia già troppo tardi

...peccato, 
perché in tv vengo bene 
anche quando non voglio,

anche quando piango per te

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