29 novembre 2010

MARMO



conosco un posto scuro. lo abito già da un pò. kilometri di buio in cui perdo spesso il conto dei passi. ci sono stato fino a poco fa, prima di comparire come nebbia a questa tavola...


graffi e morsi alle pareti, come fossero fatte di pelle: la tua! indomita mania.. 


"tu non vuoi il mio ritorno, 
solo il tormento del sonno..." 
che non arriva...

se le mie scuse fossero buone almeno per farci una bara di pietra che gran cimitero il becchino avrebbe da custodire... ho smesso d'amare i miei pezzi, frammenti distanti. li ho sepolti tutti sotto la stessa pallida lapide... e il marmo bianco almeno so non mi tradirà...


"tu non vuoi il mio ritorno, 
solo il tormento del sonno..."

che non arriva...


"Senti?", mi hai detto "senti come trema la terra? tutto quel che avevamo, il meglio di noi e quello che è stato? ormai non è altro che cenere da masticare dentro ad un silenzio che non vuole finire..."


nel buio delle parole future
nel nero delle ubriache sventure
parlerò sempre con te 
e nel nero resterai muta dentro di me


"per sentirti finalmente redento, 
per sentirti a pari col conto. 
mentre il sonno, no... 
non arriva..."

17 novembre 2010

pin

che un'altra costellazione sia possibile che vengano gli occhi nuovi dietro quelli vecchi dentro ai nostri cieli incerti ricoperti di voci e di stracci di posaceneri colmi di tasche dove nasconderti un'altra rotta sinuosa tracciata a fari spenti altre parole prese in prestito alle notti in cui non dormi e non mi sogni ci sveglierà un'albra imbrattata di baci e troverò in giro altri pezzi di te da restituire alle tue amiche quando avevi occupato i miei trenta metriquadri di forcine per capelli, blister per le lenti, calze nere e ballerine quando andavi a farmi anche la spesa perchè io non uscivo mai di casa perchè ammalato di nulla in aspettativa dalla vita da tutto ciò che mi circondava mentre tu mi parlavi degli esami di tuo padre e poi quand'è successo l'ho saputo un pò per caso e non mi sono accorto che se ti avessi portato fuori ti avessi comprato dei fiori ti avessi ascoltato di più anziché i miei capricci interiori mentre la notte ci svegliavano le sirene ci svegliava quella penombra incerta sul nero dei tuoi occhi dei tuoi capelli irriverenti dello sguardo altero e la regina che eri mi chiedeva dov'ero e la regina che eri voleva che fossi suo forse davvero e sarebbe stato bello se ti avessi portato fuori se ti avessi comprato dei fiori potrebbe essere bello amore potrebbe essere bello amore bisogna solo volerlo bisogna solo scalfirlo hai bisogno solo di occhi nuovi bisogna solo volerlo bisogna solo capirlo hai bisogno solo di sentirti meglio poteva essere bello amore ed io spero solo che sorriderai perchè io sono contento perchè quegli occhi nuovi li sto ancora aspettando come la pensione ed io vorrei solo che sorridessi sempre sorridessi sempre sorridessi sempre sorridessi sempre