1 aprile 2010

la preparazione di un viaggio è IL viaggio

la settimana scorre via più o meno liscia. i calli ringraziano. niente di particolare cari e care: qualche acquazzone potente (i flash della reflex di Dio se volete... o di Corona), certi tramonti che gonfiano gli occhi. tanta luce e l'aria elettrica. un assolo di chitarra molto soft con un pelo di delay. la truppa al lavoro è provata e più è provata più mi sembrano belli e psicopatici.

nuove cosine, intanto. a breve proverò a registrarle per farvele sentire così, spluggate e sporche. sonno un pò turbolento, la vibrazione che parte. stasera i preparativi per un treno che sabato mattina partirà alle 6.30 da Bo diretto alle 5 Terre. si farà il sentiero azzurro, a piedi (ovvio...). si dormirà nei paesi che via via incontreremo. bello. ci stava. forse il tempo sarà pazzerello. meglio così. un pò d'avventura è quel che ci vuole.

...e di avventura ne sapevano qualcosa i miei più cari amici, per qualche anno trascinati da me e da loro stessi nelle vacanze più belle della mia vita (si, forse più di 'Londra La Prima Volta'). prendi una macchina una tenda e due mutande: Praga. prendi 6 animali due tende e un privè: Numana (AN). prendi gli Orizzonti Distorti e portali in macchina fino a Parigi (traforo del Monte Bianco: 30€. solo ad andar di là...). eraa talmente tanta la birra e il vino che non si riusciva ad andare in centro la sera: non trovavamo l'uscita del campeggio. poi Robert, il mio amico giornalista, il grande Robert C. Sbevazzoni, mi costringe ad uscire. e via dunque Quartiere Latino, fiumi di gente, bella serata: una birra media: 8€. evvai... ma col Robert recuperammo poi a BerlinAlexanderPlatz e via discorrendo.

bei tempi quelli. è il viaggio non la meta. no. è la preparazione non IL viaggio. no.

è la vibrazione. il movimento. il protendersi coi neuroni, i pori della pelle, gli occhi e le mani verso nuove cose da assorbire.

è il partire.
punto.
è l'andare.
a capo.
così.
vedete.
carino, no?

...

ok
ciao

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